- Per rendere più trasparente l'esperienza del Play Store, Google ha apportato alcune modifiche al modo in cui verranno dettagliati gli abbonamenti.
- Google Play esaminerà anche le app che richiedono la posizione in background di un utente con i nuovi sviluppatori con tempo fino ad agosto 2020 per conformarsi.
- Queste regole garantiranno che gli utenti siano consapevoli dei costi che stanno pagando per un abbonamento, assicurandosi anche che la loro privacy sia protetta.
Al fine di frenare il furto degli utenti delle app, GoogleGiocare ha cambiato la sua politica che ora richiede agli sviluppatori di app di elencare chiaramente le opzioni di abbonamento all'interno dell'app. Inoltre, secondo quanto riferito, Google Play esaminerà tutte le app del Play Store che richiedono l'accesso alla posizione in background. Dato che i dati sulla posizione sono estremamente sensibili, esaminerà ogni singola app che richiede l'accesso alla posizione in background dell'utente.
Ad esempio, come menzionato da 9to5Google, un'app di vendita al dettaglio che richiede l'accesso alla tua posizione in background per una funzione di localizzazione di negozi potrebbe non ottenere l'autorizzazione da Google. Ciò, tuttavia, non influirà sulle app che utilizzano la posizione per taggare le tue foto.
Sebbene le regole siano state annunciate oggi, le nuove app avranno tempo fino ad agosto per rispettarle, mentre gli sviluppatori di app esistenti avranno tempo fino a novembre di quest'anno per apportare le modifiche. Secondo quanto riferito, la non conformità comporterà la rimozione di quella particolare app.
Per quanto riguarda gli acquisti all'interno dell'app, le nuove regole di Google Play richiedono che sia evidente all'interno della pagina di registrazione dell'app ciò che gli utenti ricevono e quanto verrà addebitato, insieme alla durata dell'abbonamento. Anche se Google Play invia automaticamente promemoria di iscrizione a tutti gli utenti tramite email, questo nuovo passaggio migliorerà la conoscenza dell'utente sull'app che sta utilizzando.
Queste regole si applicano anche alle app che offrono prove gratuite. Tutti i dettagli devono essere chiari sullo schermo dell'app, comprese le informazioni sulla durata del periodo di prova e su quando l'utente inizierà a pagare per questo. Google ha concesso agli sviluppatori del Play Store fino a giugno 2020 per conformarsi alle nuove modifiche alle norme.
fonte: Blog degli sviluppatori Android
attraverso: 9to5Google