- Un rapporto ha rivelato come Google abbia indicizzato i link di invito ai gruppi WhatsApp che non dovevano essere condivisi, sollevando preoccupazioni sulla privacy degli utenti.
- Si dice che a causa dell'indicizzazione siano stati esposti circa 470.000 link di invito a gruppi.
- Facebook aveva ricevuto un reclamo sull'indicizzazione degli URL delle chat da parte di Google alcuni mesi fa, ma la società lo ha ignorato dicendo che gli amministratori del gruppo possono invalidare questi collegamenti se lo desiderano.
WhatsApp è nuovamente oggetto di controversia e ha sollevato alcune preoccupazioni tra i suoi utenti. Il giornalista di DW Jordan Wildon ha pubblicato un tweet criptico dicendo: "I tuoi gruppi WhatsApp potrebbero non essere sicuri come pensi che siano".
Ha poi approfondito come Google abbia indicizzato circa 470.000 link di invito di gruppo su google.com, esponendoli a chiunque possa eseguire una ricerca di base su Google.
Ciò significa che qualsiasi link di invito al gruppo WhatsApp pubblicato online è accessibile in questo modo. Per fortuna, questo sembra limitato alle chat di gruppo e le conversazioni private apparentemente non sono influenzate.
Anche se Google non ha risposto a questa rivelazione. indagini separate da altre fonti hanno ora rivelato che alcuni dei link di gruppo indicizzati non erano assolutamente destinati a essere condivisi. Ciò ha sicuramente sollevato alcune serie preoccupazioni tra gli utenti dei social media, in particolare quelli che hanno gruppi privati indicizzati su Google.
Un tweet separato di Jane Wong suggerisce che ciò fosse dovuto a un errore di configurazione su WhatsApp. Ma aspetta maggiori dettagli da WhatsApp o Google in merito prima di saltare alle conclusioni.
Un'errata configurazione da parte di WhatsApp ha consentito ai link di ~ 470k Group Invite di essere indicizzati dai motori di ricerca
Dovrebbe essere stato "Disallow" con robots.txt o con il meta tag "noindex"
grazie @JordanWildon per il suggerimento https://t.co/CJxjJ5qyfh pic.twitter.com/FrW1I9Y8vs
Anche la società madre di WhatsApp, Facebook, potrebbe avere qualche spiegazione da fare, dato che ora si dice che questo particolare problema è stato segnalato alla società alcuni mesi fa.
Facebook è già stato criticato da tutte le parti per aver presumibilmente aiutato la diffusione di disinformazione durante le elezioni presidenziali statunitensi del 2016. Questa nuova controversia potrebbe essere rivolta a WhatsApp, ma sembra che Facebook dovrà sopportare il peso per la maggior parte di essa.
fonte: @JordanWildon
